La salute in pillole

Carni e salumi nelle diete







Carni e salumi nelle diete

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QUALI CARNI E SALUMI CONSUMARE PREFERIBILMENTE DURANTE LE DIETE - Per quanto riguarda la carne, chi segue una dieta dimagrante, innanzitutto, dovrebbe eliminare il grasso visibile, effettuando tale operazione prima della cottura, a meno che la carne venga cucinata con metodologie, come la griglia, che prevedono appositi contenitori per il grasso disciolto con il calore. Tanto premesso, in linea di massima sono consigliabili le carni bianche: apportano circa centoventi calorie, ogni cento grammi, quella di coniglio e di capretto, nonché, se si provvede a togliere la pelle e si evita la parte dell’ala (che sono le parti più grasse) quella di pollo e di tacchino. La carne di struzzo e di vitello possono essere consumate ancor più “a cuor leggero”, dato che sviluppano intorno alle novanta calorie ogni cento grammi. Anche la carne rossa, comunque, va consumata, soprattutto da parte di chi ha bisogno di ferro e soffre di anemia, patologia che colpisce, in particolare, moltissime donne. Nello scegliere la carne rossa, tuttavia, bisogna prestare attenzione al tipo di “taglio” da preferire: nel manzo, infatti, la fesa e il girello apportano solo un centinaio di calorie, mentre per la costata si sale a centoquaranta. Anche nel maiale, la coscia generalmente non è molto calorica, mentre sono da evitare la bistecca e la lonza (oltre centocinquanta calorie). Particolarmente “dannose” per una dieta ipocalorica sono la carne di agnello, di pecora, di castrato, di anatra e di cappone (intorno a trecento calorie) e, ancor più, il cotechino, lo zampone e l’oca. Da evitare, inoltre, sono la pelle, le interiora, gli insaccati, il midollo e i brodi di carne grassa, specie di cappone. L’unico salume che è ammesso in dieta a dosi non troppo contenute è la bresaola, la quale apporta solo centocinquanta calorie ogni cento grammi. Per tutti gli altri, si va dalle circa duecentoventi calorie di prosciutto piuttosto magro e non tropo stagionato (quello cotto è solitamente un po’ meno calorico di quello crudo) agli oltre trecento di mortadella, salame, salamino, pancetta, salsiccia e speck, per superare abbondantemente i quattrocento quando si tratta di capocollo, cacciatorino o patè di fegato.
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