Aterosclerosi
Che cosa è?
Innanzitutto è necessario specificare che
arteriosclerosi e aterosclerosi non sono la stessa cosa,
anche se spesso vengono confuse. L'arteriosclerosi è una patologia delle
arterie che ne provoca indurimento ed ispessimento, mentre per poter svolgere al
meglio la loro funzione circolatoria è necessario che rimangano flessibili ed
elastiche nel tempo.L'aterosclerosi è una forma particolare di
arteriosclerosi, è una patologia degenerativa delle arterie di media e grossa
dimensione. E' causata da un eccesso di deposito lipidico all'interno delle
arterie (il famoso colesterolo cattivo), che insieme con tessuto connettivo
forma la cosiddetta placca aterosclerotica (ateromi, dal greco athero=
pappa, sostanza molliccia), che impedisce il corretto fluire del sangue e
provoca restringimento del lume (o sezione) arterioso. Prima che si
arrivi alla formazione delle placche aterosclerotiche vere e proprie si generano
delle strie lipidiche sulle pareti coronariche, che possono presentarsi sin
dall'infanzia.L'ostruzione in sé e per sé non è la sola a provocare
l'aterosclerosi. A farlo può essere lo sfaldamento della placca e la rottura di
questi grassi , con conseguente rilascio di cellule lipidiche nel sangue, che a
lungo andare provocano infiammazioni. L'organismo reagisce attaccando le
infiammazioni e provocando coaguli (trombi), che impediscono la corretta
circolazione. Potrebbe dipendere anche da lesioni nella superficie interna
delle arterie di cui l'origine non è ben nota. Allo stesso modo degli
ateromi liberi nel sangue anche le lesioni provocano infiammazioni, che vengono
curate con coaguli. Non si pensi che l'aterosclerosi colpisca solo ed
esclusivamente le arterie coronariche, può infatti colpire anche le altre
arterie del nostro corpo.
Quali sono le cause?
Le cause sono molteplici. Trattandosi di un
deposito di grassi uno dei fattori maggiormente implicato nell'aterosclerosi è
certamente l'alimentazione. Un'alimentazione troppo ricca di grassi insaturi
aumenta considerevolmente i rischi di aterosclerosi. Obesità, diabete e malattie
metaboliche sono spesso causa di questa patologia. Così come ipertensione,
ipercolesterolemia.
Quali sono i sintomi?
Molto spesso l'aterosclerosi è assolutamente
asintomatica, non si manifesta sino a quando il restringimento o i trombi non
diventano di dimensioni significative da ostruire il passaggio di sangue. Ciò
avviene soprattutto dopo i 40-50 anni e tende a manifestarsi con i sintomi delle
patologie che causa. Nel caso di aterosclerosi delle arterie coronariche si
manifesteranno dolori al petto, profusi verso braccia e spalla, in quanto siamo
in presenza di un attacco di angina pectoris. Se invece l'aterosclerosi colpisce
le arterie cerebrali si avvertirà molto probabilmente intorpidimento e debolezza
degli arti, difficoltà nel parlare, balbettio, debolezza dei muscoli facciali e
possono dipendere da un attacco ischemico transitorio (TIA), che se
sottovalutato potrebbe trasformarsi in ictus. Quando colpisce le arterie
degli arti inferiori, provocando ateropatia periferica, i sintomi principali
sono dolori alle gambe quando si cammina (claudicatio intermittens).
Quali sono le complicazioni?
Nel lungo termine i trombi che si formano
possono andare in circolo e provocare vari danni fisiologici. Innanzitutto
coronaropatie,cioè patologie legate alle arterie cardiache e a lungo
andare la mancata corretta ossigenazione può portare ad angina pectoris
oppure a infarto miocardico, conseguenza di necrosi del tessuto
miocardico. Può anche generare carotidopatia, cioè una patologia delle
arterie cerebrali che provoca TIA o ictus.
L'ateropatia periferica è invece una patologia delle arterie agli arti inferiori o superiori, che provoca una diminuzione della sensibilità a freddo e caldo, aumentando il rischio di ustioni o congelamento. Nei casi più gravi può provocare necrosi dei tessuti (cancrena). L'aterosclerosi può provocare anche aneurisma, un rigonfiamento nella parete arteriosa che può insorgere in qualsiasi parte dell'organismo. Se l'aneurisma (che generalmente provoca dolore) scoppia può causare un'emorragia interna molto pericolosa. Oppure in casi meno improvvisi potrebbe iniziare a staccarsi, entrare in circolo e bloccare un'arteria qualsiasi in punti distanti e più difficilmente identificabili. L'aterosclerosi può causare in alcuni casi disfunzioni erettili.
Qual è la diagnosi e la prevenzione?
Oltre ad una sana e corretta
alimentazione e la pratica di esercizio fisico, è molto importante la diagnosi
attraverso esami specifici, da ripetersi negli anni. I medici possono
infatti rilevarne la presenza attraverso una semplice visita in cui rileva
eventuali diminuzioni di battito nei punti colpiti, soffi nella zona colpita,
masse pulsanti nel caso di aneurismi, ferite o lividi che faticano a
guarire per insufficienza circolatoria. Tra gli esami da fare invece ci
sono i normali esami del sangue, per rilevare eventuale ipercolesterolemia o
iperglicemia che spesso causano aterosclerosi, ecodoppler, elettrocardiogramma,
test da sforzo, angiografia, ecografia, indice caviglia-brachiale (confronto
della pressione di braccio e caviglie) e Tac. L'aterosclerosi può essere
rilevata attraverso la presenza di una proteina, la proteina C reattiva o PCR,
indicatore di infiammazioni e i cui valori sono molto alti nei pazienti
infartuati.
Quali sono le cure?
Per contrastare l'aterosclerosi si ottengono buoni
risultati con medicinali anti-colesterolo, anti-piastrinici (come l'aspirina,
per evitare la formazione di coaguli), diuretici e aCE inibitori(che abbassano
la pressione).In caso di aterosclerosi in stato avanzato è necessario
intervenire con intervento chirurgico, come un'angioplastica o un bypass(vedi Cardiologia ); oppure
rimuovendo l'ateroma con endoarteriectomia.