La salute in pillole

Aterosclerosi

di Barbara L.G. Sordi

Che cosa è?
Innanzitutto è necessario specificare che arteriosclerosi e aterosclerosi non sono la stessa cosa, anche se spesso vengono confuse. L'arteriosclerosi è una patologia delle arterie che ne provoca indurimento ed ispessimento, mentre per poter svolgere al meglio la loro funzione circolatoria è necessario che rimangano flessibili ed elastiche nel tempo.L'aterosclerosi è una forma particolare di arteriosclerosi, è una patologia degenerativa delle arterie di media e grossa dimensione. E' causata da un eccesso di deposito lipidico all'interno delle arterie (il famoso colesterolo cattivo), che insieme con tessuto connettivo forma la cosiddetta placca aterosclerotica (ateromi, dal greco athero= pappa, sostanza molliccia), che impedisce il corretto fluire del sangue e provoca   restringimento del lume (o sezione) arterioso. Prima che si arrivi alla formazione delle placche aterosclerotiche vere e proprie si generano delle strie lipidiche sulle pareti coronariche, che possono presentarsi sin dall'infanzia.L'ostruzione in sé e per sé non è la sola a provocare l'aterosclerosi. A farlo può essere lo sfaldamento della placca e la rottura di questi grassi , con conseguente rilascio di cellule lipidiche nel sangue, che a lungo andare provocano infiammazioni. L'organismo reagisce attaccando le infiammazioni e provocando coaguli (trombi), che impediscono la corretta circolazione.  Potrebbe dipendere anche da lesioni nella superficie interna delle arterie  di cui l'origine non è ben nota. Allo stesso modo degli ateromi liberi nel sangue anche le lesioni provocano infiammazioni, che vengono curate con coaguli. Non si pensi che l'aterosclerosi colpisca solo ed esclusivamente le arterie coronariche, può infatti colpire anche le altre arterie del nostro corpo.

Quali sono le cause?
Le cause sono molteplici. Trattandosi di un deposito di grassi uno dei fattori maggiormente implicato nell'aterosclerosi è certamente l'alimentazione. Un'alimentazione troppo ricca di grassi insaturi aumenta considerevolmente i rischi di aterosclerosi. Obesità, diabete e malattie metaboliche sono spesso causa di questa patologia. Così come ipertensione, ipercolesterolemia.

Quali sono i sintomi?
Molto spesso l'aterosclerosi è assolutamente asintomatica, non si manifesta sino a quando il restringimento o i trombi non diventano di dimensioni significative da ostruire il passaggio di sangue. Ciò avviene soprattutto dopo i 40-50 anni e tende a manifestarsi con i sintomi delle patologie che causa. Nel caso di aterosclerosi delle arterie coronariche si manifesteranno dolori al petto, profusi verso braccia e spalla, in quanto siamo in presenza di un attacco di angina pectoris. Se invece l'aterosclerosi colpisce le arterie cerebrali si avvertirà molto probabilmente intorpidimento e debolezza degli arti, difficoltà nel parlare, balbettio, debolezza dei muscoli facciali e possono dipendere da un attacco ischemico transitorio (TIA), che se sottovalutato potrebbe trasformarsi in  ictus. Quando colpisce le arterie degli arti inferiori, provocando ateropatia periferica, i sintomi principali sono dolori alle gambe quando si cammina (claudicatio intermittens).

Quali sono le complicazioni?
Nel lungo termine i trombi che si formano possono andare in circolo e provocare vari danni fisiologici. Innanzitutto coronaropatie,cioè patologie legate alle arterie cardiache e a lungo andare la mancata corretta ossigenazione può  portare ad angina pectoris oppure a  infarto miocardico, conseguenza di necrosi del tessuto miocardico. Può anche generare carotidopatia, cioè una patologia delle arterie cerebrali che provoca TIA o ictus.

L'ateropatia periferica è invece una patologia delle arterie agli arti inferiori o superiori, che provoca una diminuzione della sensibilità a freddo e caldo, aumentando il rischio di ustioni o congelamento. Nei casi più gravi può provocare necrosi dei tessuti (cancrena). L'aterosclerosi può provocare anche aneurisma, un rigonfiamento nella parete arteriosa che può insorgere in qualsiasi parte dell'organismo. Se l'aneurisma (che generalmente provoca dolore) scoppia può causare un'emorragia interna molto pericolosa. Oppure in casi meno improvvisi potrebbe  iniziare a staccarsi, entrare in circolo e bloccare un'arteria qualsiasi in punti distanti e più difficilmente identificabili. L'aterosclerosi può causare in alcuni casi disfunzioni erettili.

Qual è la diagnosi e la prevenzione?
Oltre ad una sana e corretta alimentazione e la pratica di esercizio fisico, è molto importante la diagnosi attraverso esami specifici, da ripetersi negli anni.  I medici possono infatti rilevarne la presenza attraverso una semplice visita in cui rileva eventuali diminuzioni di battito nei punti colpiti, soffi nella zona colpita,  masse pulsanti nel caso di aneurismi, ferite o lividi che faticano a guarire per insufficienza circolatoria. Tra gli esami da fare invece ci sono i normali esami del sangue, per rilevare eventuale ipercolesterolemia o iperglicemia che spesso causano aterosclerosi, ecodoppler, elettrocardiogramma, test da sforzo, angiografia, ecografia, indice caviglia-brachiale (confronto della pressione di braccio e caviglie) e Tac. L'aterosclerosi può essere rilevata attraverso la presenza di una proteina, la proteina C reattiva o PCR, indicatore di infiammazioni e i cui valori sono molto alti nei pazienti infartuati.

Quali sono le cure?
Per contrastare l'aterosclerosi si ottengono buoni risultati con medicinali anti-colesterolo, anti-piastrinici (come l'aspirina, per evitare la formazione di coaguli), diuretici e aCE inibitori(che abbassano la pressione).In caso di aterosclerosi in stato avanzato è necessario intervenire con intervento chirurgico, come un'angioplastica o un bypass(vedi Cardiologia ); oppure rimuovendo l'ateroma con endoarteriectomia.



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