La salute in pillole

Diverticoli

Che cosa sono

di Nicolina Leone - Il Diverticolo è una formazione cava e sacciforme, la quale si trova a livello di un organo cavo.

I diverticoli sono di diverso tipo, troviamo in effetti:

  • Diverticolo di Meckel
  • Diverticolo di Zenker
  • Diverticolo del colon
  • Diverticolo Esofageo
  • Diverticolo Epifrenico
  • Diverticolo del Sigma
  • Diverticolo Ipofisario
  • Diverticolo Medio toracico
  • Diverticolo Vaginale
  • Diverticolo Vescicale

La forma più conosciuta e di cui stiamo per parlare, è senza dubbio quella del “Diverticolo del Colon”, il quale può mutare nel tempo, fino a infiammarsi, creando una malattia chiamata Diverticolite, la quale colpisce circa il 10% della popolazione che si trova in una fascia d'età superiore ai 40 anni.

Si tratta di un fenomeno che cresce proprio in conseguenza dell'età, più essa aumenterà e più ci sarà probabilità di esserne colpiti, basti pensare essa si registra nel 50% di tutte le persone over 60.

Ne sono stati fatti tanti di studi, per cercare di capire quali siano le cause reali a tale malattia, a oggi si sostiene che la causa sia da associare a una dieta a basso apporto di fibre, ovvero tutti quegli alimenti che in un certo senso fanno bene al nostro intestino, basti pensare alla frutta, alla verdura oppure le tantissime varietà ormai in commercio di prodotti integrali.

Come si presentano

Come dicevamo in precedenza, il diverticoli si presentano come delle piccole sacche che si rigonfiano verso l'esterno, esse si sviluppano soprattutto nella parte dedicata al rivestimento del colon e dell'intestino crasso.

Naturalmente, a lungo andare, potrebbero degenerare, infiammandosi, provocando sanguinamenti e dando vita ad una malattia chiamata Diverticolite.

Come si manifestano

 Spesso i soggetti colpiti non presentano grossi disagi, ma può capitare di andar incontro a:

  • Forti dolori
  • Bruciori
  • Gonfiore
  • Costipazione alternata a diarrea

 Si tratta di sintomi che sono facilmente riscontrabili anche in altre patologie, come ad esempio le ulcere allo stomaco o irritazioni del colon, di conseguenza non è semplice diagnosticare una diverticolite solo da questi sintomi.

Il campanello d'allarme, però, molto spesso è rappresentato da dolori addominali, si tratta di fenomeni improvvisi che possono comparire in modo lieve, per poi acutizzarsi con il passare dei giorni, andando a provocare:

  • Crampi
  • Nausea
  • Vomito frequente e un principio di stipsi.

 

Cure e rimedi

La cura più semplice è rappresentata proprio da una dieta mirata, vale a dire che preveda un largo utilizzo di fibre, le quali possono andare ad agire direttamente, mantenendo le feci morbide e abbassando notevolmente la pressione all'interno del colon.

Tutto ciò andrà quindi a eliminare la probabilità di stipsi nel soggetto.

Il consumo raccomandato di fibre è di circa 35 grammi giornalieri, ma sia la dose sia altri dettagli, vanno decisi con il medico, il quale ha tutte le conoscenze necessarie, oltre che una personale storia clinica del paziente e potrà sicuramente consigliare al meglio.

In alcuni casi, si potrebbero verificare gonfiori o comunque avere a che fare con forti dolori, in tal caso, il medico potrà prescrivere degli antinfiammatori, ma sarà necessario che il soggetto riposi e segua in concomitanza, una dieta liquida per un certo periodo.

In altri pazienti, meno fortunati, gli attacchi di diverticolite sono talmente forti che richiedo un ricovero, durante il quale saranno somministrati antibiotici per via endovenosa e se non ci saranno miglioramenti, bisognerà intervenire chirurgicamente.

L'intervento è chiamato Resezione del Colon il quale deve essere immediato, nel caso in cui il soggetto si presenta in condizioni critiche, come ad esempio:

  • La perforazione
  • Un'ostruzione intestinale
  • Gravi perdite di sangue.

Con tale intervento, il chirurgo andrà a pulire la cavità addominale che presenta l’infezione, di conseguenza, la parte malata del colon, sarà eliminata e si procederà con una Colostomia, in altre parole la creazione di un ano artificiale nell'addome, il quale dovrà essere costantemente pulito e collegato a una sacca per la raccolta del materiale fecale.

Solitamente la colostomia è solo temporanea, ma in alcuni casi, ci sarà bisogno anche di eseguire un secondo intervento, per permettere con maggior velocità un ricongiungimento del colon stesso.

Consigli utili

Quando si scopre di avere tale patologia ancora allo stadio iniziale è possibile cercare di mantenere un certo equilibrio al fine di arrivare ai sintomi gravi e irreversibili.

Consumare giornalmente una tisana a base di Malva, terrà l’intestino pulito e molle.

Condire i cibi con olio di oliva extra vergine in quantità leggermente maggiore del necessario.

Consumare molta frutta, anche in forma liquida, favorendo quella a basso tenore di fermentazione (in questo caso le mele è meglio preferirle cotte).

Bere al mattino a digiuno un bicchiere di acqua tiepida con 10 gocce di tintura madre di Tiglio per rilassare l’intestino.

Consumare giornalmente fermenti lattici, in bustina, fiale, compresse o sotto forma di yogurt.

L’uso di fibre sotto forma di crusca è consigliato, ma senza esagerare potreste irritare ulteriormente il colon.



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