La salute in pillole

Utero fibromatoso (o fibroso)

Che cosa è l'utero fibromatoso

L'utero fibromatoso (anche detto “fibroso”) è una patologia che interessa in modo particolare le donne che hanno superato i 40 anni di età e che consiste nella perdita di elasticità del miometrio, che fa sì che la parete uterina si indurisca. Il miometrio è una tonaca muscolare dell'utero: si tratta di una parete composta da tre strati di fibre muscolari, soggetta ai cicli ormonali sessuali e ricca di vasi sanguigni. Le fibre, nel corso della fase estrogenica, aumentano di tono, mentre sono sottoposte a contrazioni lievi durante l'ovulazione. Una donna che soffre di utero fibromatoso è alle prese con un utero che è costellato di fibromi, delle formazioni solide che contribuiscono a farlo sentire al tatto fibroso e duro e che quasi sempre interessano lo strato muscolare uterino. I fibromi hanno dimensioni che possono andare da un minimo di pochi millimetri a un massimo di dieci o addirittura venti centimetri. Noti anche come miomi, in alcuni casi possono essere nodulari, nel senso che il loro aspetto può ricordare quello di noduli. A volte, comunque, il disturbo può essere determinato da un fibroma solo: per essere precisi, però, in una circostanza del genere è impreciso parlare di utero fibromatoso, dal momento che la consistenza dell'utero non può essere alterata da un mioma solo (e lo stesso si può dire per la sua funzionalità e per la sua struttura) a meno che esso non abbia dimensioni particolarmente voluminose. I fibromi possono essere intramurali, se crescono dentro la parete uterina, o sottomucosi.

I sintomi dell'utero fibromatoso

In molti casi l'utero fibromatoso è difficile da riconoscere poiché non si manifesta attraverso sintomi evidenti: ecco perché non di rado accade che le donne che ne soffrono scoprano di averci a che fare unicamente in seguito a test ginecologici approfonditi. Ciò non toglie che la sintomatologia che compare in alcune circostanze sia ben specifica: essa è rappresentata da dolori più forti rispetto alla norma durante il ciclo mestruale. Inoltre, sempre al momento delle mestruazioni, le perdite si rivelano più abbondanti del solito. Anche l'insorgenza di disturbi della fertilità e la comparsa di anemia possono essere individuati tra i sintomi di questo disturbo; inoltre, le condizioni del miometrio meritano di essere indagate anche nel caso in cui un parto sia portato a termine prima del previsto o in seguito a un aborto.

Le cause

L'eziologia dell'utero fibromatoso è molto eterogenea, nel senso che sono diverse le cause che possono provocare la comparsa di tale disturbo: l'età è senza dubbio un fattore di rischio, come dimostra il fatto che di solito a essere colpite sono le donne che si avvicinano alla menopausa. In più, è stata riscontrata una correlazione diretta con la presenza di polipi uterini o formazioni simili. Infine, l'utero fibromatoso può essere collegato anche all'endometriosi, patologia in conseguenza della quale l'endometrio si trova in una parte del corpo in cui non dovrebbe essere (e quindi non nell'utero).

Come si fa la diagnosi

Dal momento che i sintomi non sempre sono riconoscibili, è solo con un esame ginecologico compiuto da un professionista che si può effettuare una diagnosi precisa e affidabile dell'utero fibromatoso.

Le terapie

Le terapie che devono essere applicate per la cura dell'utero fibromatoso variano a seconda dei casi e - in particolare - in funzione della situazione clinica di ciascun soggetto. Spetta al ginecologo, ad ogni modo, il compito di decidere se sia più opportuno un trattamento di tipo farmacologico o se sia necessario un intervento chirurgico: nel primo caso vengono prescritti dei medicinali la cui azione ha l'effetto di conferire al miometrio l'elasticità che ha perduto, mentre nel secondo caso si procede con quella che viene definita miomectomia. Quest'ultima non è altro che un'operazione la cui finalità è quella di asportare i fibromi uterini: si tratta di un intervento conservativo, a differenza dell'isterectomia, dal momento che l'utero viene lasciato intatto e a essere rimossi sono solo i fibromi. In genere, i ginecologi consigliano il ricorso a un intervento chirurgico solo nella circostanza in cui la qualità di vita della donna possa essere compromessa in modo significativo dalla presenza di fibromi. Per esempio, la miomectomia può essere scelta per le donne che vogliono avere un figlio o comunque per coloro che, a causa dell'utero fibromatoso, potrebbero vedere compromessa la propria fertilità.

Rischi e conseguenze

Come detto, le sole conseguenze con cui si può avere a che fare per colpa dell'utero fibromatoso riguardano il rischio di perdita della fertilità: per le donne che vogliono ancora avere figli, l'intervento chirurgico è la soluzione che risolve il problema. Va detto, per altro, che la miomectomia non comporta complicanze di alcun genere, se si escludono le perdite di sangue eccessive (che si possono verificare in qualsiasi operazione, però) e le aderenze del tessuto cicatriziale. Una donna che è stata sottoposta a rimozione dei fibromi nell'utero e che è in procinto di partorire sarà sottoposta con tutta probabilità a un cesareo programmato. 



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