La salute in pillole

GLI ALIMENTI CHE CI RENDONO PIÙ LONGEVI. COSA DICE LA SCIENZA?

   
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11 lug. (Laura Tirloni)







Di Laura Tirloni


Alcuni alimenti non solo hanno il potere di prevenire l'insorgenza delle malattie ma sembrerebbero anche in grado di allungarci la vita. E' ormai comprovato, infatti, che alimentazione e salute viaggiano a braccetto.


Grazie ai numerosi studi scientifici svolti fino ad oggi sull’argomento, sappiamo che esiste una stretta relazione tra dieta e l'insorgenza di malattie croniche come diabete, sovrappeso, malattie cardiovascolari e cancro, così come ribadito più volte dall'Istituto Oncologico Europeo del professor Veronesi.



Sappiamo inoltre che all'origine dello sviluppo di un tumore, vi sono fattori sia di origine ambientale che genetica.



Mentre sui secondi non è possibile intervenire in chiave di prevenzione, i primi sono fattori di fondamentale importanza sui quali è utile puntare al massimo.



Esistono infatti prove scientifiche che l'obesità aumenta sensibilmente il rischio di sviluppare vari tipi di tumore. Inoltre, è stato confermato che il consumo di più di 500 grammi di carni rosse (manzo, agnello e maiale) alla settimana, rappresenta un fattore di rischio nello sviluppo del tumore al colon-retto.



Ci sono poi cibi con attività benefica sul nostro organismo, in grado di prevenire il cancro.



E' infatti confermato da diversi studi che un consumo di più di 400 grammi di frutta e verdura al giorno protegge dal cancro alla faringe, laringe, bocca e stomaco e che il consumo di fibra alimentare vegetale derivante da frutta, verdura, legumi e cereali integrali protegge in maniera significativa dall'incidenza del cancro al colon-retto.



Ma la vera novità riguarda il fatto che un regime di ristrettezza calorica del 30% risulta correlato ad una minor incidenza di tumori, benché non sia una pratica così facilmente attuabile dalla maggior parte delle persone.



Ciò che tuttavia si è recentemente scoperto è che alcuni cibi di origine vegetale, come fragole ed uva ad esempio, grazie alla presenza di specifiche molecole (rapamicina), sarebbero in grado di mimare l'effetto della restrizione calorica, intervenendo così sui processi d'invecchiamento.



L'obiettivo principale è ora quello di classificare tutti gli alimenti che possiedono tali caratteristiche, per poterli introdurre regolarmente nella dieta e magari sviluppare farmaci ad hoc a base di queste molecole anti-invecchiamento.











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