LA SINDROME DELLE APNEE NOTTURNE - UNA GRAVE INSIDIA PER IL SONNO
23 ago. (Laura Tirloni)
 Di Laura Tirloni - Sono
molti i fattori che possono disturbare il nostro sonno e incidere
negativamente sulla qualità del riposo notturno. Tra le peggiori
insidie c'è la sindrome delle apnee notturne.
Un buon riposo inizia infatti dal respiro, che deve essere regolare e senza interruzioni, per favorire un sonno tranquillo e ristoratore. Al contrario, la presenza di disturbi respiratori e la conseguente riduzione d'ossigeno durante il sonno possono portare a svariati problemi di salute, quali ipertensione, ictus e diabete. La sindrome delle apnee notturne è un disturbo abbastanza frequente, in cui la respirazione si interrompe diverse volte oppure rallenta eccessivamente durante il sonno. Le pause respiratorie durano da pochi secondi ad alcuni minuti e spesso la respirazione riprende con un sonoro russamento, determinando un passaggio dal sonno profondo al sonno più superficiale, senza necessariamente provocare il risveglio del paziente. Viene pertanto compromessa la qualità del sonno del soggetto che quindi tenderà a lamentare stanchezza e sonnolenza diurne. Spesso il soggetto non si rende conto del proprio disturbo e infatti sono più spesso i familiari o il partner a notarne i primi sintomi. L'apnea ostruttiva, la forma più frequente, può colpire chiunque, ma più spesso i soggetti sovrappeso, di sesso maschile e con le vie aeree congestionate per varie cause (come le allergie ad esempio). Anche i bambini con tonsille ingrossate possono mostrare apnee nel sonno. Il modo migliore per diagnosticare la presenza di apnea notturna è rivolgersi presso un centro del sonno dove di norma verrà effettuata una polisonnografia per esaminare il sonno nel dettaglio ed eventualmente impostare una cura.
Foto: www.diagnosyprato.it
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