ORTI CITTADINI. IN ITALIA È VERO BOOM

Sarà un po’ per via della crisi e un po’ per un generale bisogno di tornare alla natura, ma negli ultimi tre anni in Italia, gli orti urbani sono triplicati, raggiungendo un'area complessiva di oltre tre milioni di metri quadrati.

Il fenomeno è registrato dalla Coldiretti, sull’analisi dei dati Istat, che evidenzia come un italiano su quattro abbia ormai imboccato la strada della coltivazione 'fai da te', per dotare la propria alimentazione con prodotti vegetali dalla provenienza certa, privi di pesticidi e a basso costo.

Gli orti cittadini sono assegnati a chi li richiede in comodato d'uso, senza scopo di lucro e forniscono prodotti destinati al consumo familiare, anche se possono rappresentare un valido sostegno alle famiglie in difficoltà.

Non solo, gli orti urbani contribuiscono anche a preservare le aree verdi incolte che rischiano l'abbandono e il degrado.

In base ai dati del 2013, emerge come, soprattutto al Nord, un'amministrazione comunale su due abbia aderito all'iniziativa e aperto orti negli spazi cittadini: 4 città su 5 nel settentrione, 2 su 3 nel centro Italia, mentre nel meridione sono presenti orti a Napoli, Andria, Barletta, Palermo e Nuoro (secondo i dati istat 2013).

In generale, le città più attive risultano essere Torino, Bologna e Parma, con circa 155mila metri quadrati ciascuna.

Ma anche gli spazi verdi privati, si aprono sempre più spesso alla coltivazione 'fai da te'.

E allora al via con le coltivazioni di legumi, frutta e ortaggi nel giardino di casa, ma anche nei balconi e davanzali, dove sbucano tenere insalatine, pomodori, erbe aromatiche, zucchine, melanzane e legumi.

L’orto è una tendenza sempre più diffusa dunque, e gli appassionati possono scegliere tra una vasta gamma di proposte sempre più innovative a seconda dello spazio disponibile: dall’orto portatile a quello verticale, dall’orto “riciclabile” a quello in terrazzo, da quello rialzato a quello didattico e così via.