La salute in pillole

QUAL È L'ETÀ GIUSTA PER PARLARE DI SESSUALITÀ CON I PROPRI FIGLI?

   
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21 ago. (Laura Tirloni)








Di Laura Tirloni


Uno degli argomenti più spinosi da affrontare apertamente con la propria prole ormai adolescente è da sempre quello della sessualità. Così, per evitare l'imbarazzo e la presa di coscienza che i nostri bambini sono irrimediabilmente cresciuti, tendiamo troppo spesso ad evitare un 'certo tipo di domande' o addirittura ad arrabbiarci con loro se ci vengono poste. In entrambe le situazioni, l'esito sarà il seguente: genitori preoccupati, figli preoccupati e nessuna informazione sulla sessualità.



Recentemente Eurispes e Telefono Azzurro hanno condotto un’indagine su un campione di 2.470 adolescenti italiani tra i 12 e i 19 anni, la quale ha messo in luce che oltre la metà degli intervistati ha avuto il primo rapporto sessuale completo prima dei 16 anni. Il 38,4% di questi, tra i 14 e i 15 anni, mentre l’11,7% tra gli 11 e i 13 anni. Il 30% lo ha avuto tra i 16 e i 17 anni, mentre appena il 4,9% ha atteso la maggiore età.



Tuttavia, ciò che può risultare più preoccupante, al di là della progressiva precocità sessuale, è la tendenza dei giovani adolescenti a vivere la verginità come una sorta di vergogna e l'atto sessuale come una 'piccola trasgressione', troppo spesso slegata da un reale coinvolgimento affettivo, ma più che altro connessa ad una 'questione di immagine'.



Dato il quadro evidenziato, risulterebbe ancora più fondamentale un intervento informativo e formativo tempestivo sulla sessualità da parte dei genitori ai propri figli, i quali, in caso contrario, sono più esposti al rischio di mettere in atto pratiche poco salutari o addirittura pericolose in un'età precoce.



Superato l'imbarazzo iniziale, il genitore dovrebbe cercare innanzitutto di parlare al proprio figlio utilizzando le parole che la scienza offre delle varie parti anatomiche, con chiarezza e serenità. Si dovranno quindi usare termini tecnici e chiamare le cose con il proprio nome: pene, vagina, penetrazione e via dicendo.



Molto importante sarà anche affrontare il discorso con il giusto clima emotivo: il genitore dovrà trasmettere al figlio che per lui è un piacere poter affrontare queste tematiche insieme (e non un fastidio e un imbarazzo).



Il genitore deve anche essere consapevole del fatto che affrontare le tematiche della 'buona sessualità' precocemente con i propri figli non accelera in alcun modo il processo di sessualizzazione, ma al contrario, permette di evitare di “correre ai ripari” quando è troppo tardi.



Si dovrà pertanto affrontare la questione fondamentale delle malattie sessualmente trasmissibili, sottolineando l'importanza della prevenzione e quella, altrettanto importante, della contraccezione, evidenziando i vari metodi per il controllo delle nascite. Ovviamente il genitore dovrà esserne lui per primo adeguatamente informato. In caso contrario, potrà facilmente accompagnare il figlio presso una struttura (come il consultorio di zona ad esempio) o un professionista, che potrà fornire tutte le risposte ai dubbi del giovane.





Dott.ssa Laura Tirloni

Psicologa - Psicoterapeuta

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