La salute in pillole

Varicocele

Varicocele cos’è e come si presenta

di Nicolina Leone - Il varicocele è una condizione relativamente comune (colpisce circa il 10 per cento degli uomini), che tende a verificarsi nei giovani. Trattasi di un disturbo molto simile alle vene varicose, anche se è strano associare questa terminologia all’apparato sessuale maschile, in effetti, il varicocele è causato dal rigonfiamento di una vena.

La patologia è più frequente negli adolescenti e per un motivo preciso.

Durante la pubertà la crescita dell’organismo “esplode” interessando tutti gli organi, compresi i testicoli che richiedono un afflusso di sangue notevole proprio per favorire l’aumento della dimensione.

Il tutto si svolge senza intoppi tranne i casi in cui le valvole posizionate nello scroto, non funzionano perfettamente.

In questo caso il sangue invece di fluire tutto verso i testicoli ha un ritorno, quindi si forma un piccolo “vortice” fra il sangue in discesa e quello in salita, in quel punto avviene il rigonfiamento che si appella varicocele. Di solito il disturbo interessa maggiormente la parte sinistra dello scroto, ma, può anche colpire entrambi i lati (molto raramente).

Sintomi del Varicocele

Generalmente sono lievi e molti non richiedono nessun trattamento:

  • Dolore quando il soggetto sta in piedi o seduto per un periodo di tempo prolungato e la pressione si accumula nelle vene interessate.
  • Vene e capillari dello scroto si evidenziano a occhio nudo

Probabili conseguenze del Varicocele

  • Esiste un'associazione tra varicocele e infertilità, ma non vi è certezza che comprometta veramente la fertilità.
  • Numero di spermatozoi inferiori alla norma e ridotta mobilità degli stessi;
  • Atrofia testicolare, in questo caso se uno dei testicoli è molto più piccolo rispetto all’altro, si suggerisce l’intervento chirurgico

Diagnosi

Il varicocele si diagnostica con un esame fisico, spessissimo nel momento in cui per motivi scolastici o sportivi si richiede un certificato di sana e robusta costituzione. Solitamente è proprio il medico sportivo a notare il problema.

Quando la patologia è chiaramente visibile, è necessario rivolgersi all’urologo che chiederà alcuni test di laboratorio per decidere il tipo di terapia.

Gli esami richiesti sono:

  • Ecodoppler scrotale, serve a verificare quantità e velocità del sangue sia venoso sia arterioso
  • Test ormonale, consiste nel verificare la quantità di testosterone presente
  • Spermiogramma per definire la quantità e la mobilità degli spermatozoi
  • Ecografia scrotale che visualizza la struttura interna dei testicoli

Laddove l’urologo ritenga necessario procedere chirurgicamente, gli interventi attuabili sono:

Embolizzazione del varicocele

L’Embolizzazione del varicocele è una procedura ambulatoriale che è eseguito senza anestesia generale con sedazione "locale". Un catetere è inserito nell'inguine fino alla vena femorale, da lì si raggiungono le vene colpite e si rilascia una soluzione sclerosante che ha il compito di ostruire la vena difettosa in modo che il flusso sanguigno possa riprendere il corso naturale.

I vantaggi di questo tipo di procedura sono:

  • E 'efficace quanto la chirurgia classica a cielo aperto.
  • Non richiede alcuna incisione chirurgica nella zona scrotale.
  • Un paziente con varicocele su entrambi i lati può risolvere con un solo intervento, cosa non possibile con quello classico.
  • L'anestesia generale non è richiesta
  • Vi è un minor tasso di complicanze rispetto alla chirurgia.
  • Non ci sono casi d'infezione post intervento.
  • Richiede meno tempo di recupero, 2/3 giorni al massimo.

Varicocelectomia (tecnica di legatura che prevede 2 forme d’intervento, inguinale e sottoinguinale)

  • L’intervento chirurgico di Varicocelectomia è di solito eseguito in anestesia generale. Il chirurgo pratica un'incisione (intervento a cielo aperto) sopra lo scroto e attraversa gli strati di tessuto per esporre le vene interessate, esse si legano al fine di deviare il flusso di sangue nelle vene sane, il condotto spermatico ripulito, e poi si procede alla suturazione.
  • L’approccio sottoinguinale applica la stessa metodica risolutiva, la differenza è nel punto d’incisione che non è sopra lo scroto, ma sotto, in questo modo si evita di toccare il muscolo (obliquo) esterno.

Complicazioni

  • Possibilità di recidive
  • Idrocele
  • Possibilità di ledere il canale spermatico.

Nota

L’idrocele avviene in seguito all’intervento sopra citato, quando, il liquido sieroso non drena bene all’esterno e si raccoglie nella sacca che avvolge il testicolo.

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