La salute in pillole

SONO INVIDIOSA DI MIA FIGLIA

   
diventa fan
17 giu. (Laura Tirloni)






Di Laura Tirloni

Il rapporto che si instaura tra madre e la figlia femmina è connotato da dinamiche psicologiche particolarmente complesse. All'interno di questa complessità, può non essere così raro che la madre sperimenti, nei confronti della figlia, sentimenti contraddittori e connotati da una certa ambivalenza, che in diversa misura è comunque una costante naturale di ogni relazione, tanto più nel caso di un rapporto così intimo come quello tra genitori e figli.


Il ruolo di madre richiede una grande disponibilità in termini di accoglienza, protezione, accudimento, ascolto e affetto. Tutto questo, può scontrarsi con il bisogno della madre di continuare a essere 'persona', donna e moglie, perseguendo le proprie aspirazioni e i personali traguardi di vita. Spesso non è semplice conciliare i diversi ruoli, che rischiano così di entrare in conflitto tra di loro, generando sentimenti negativi di frustrazione e di rabbia.



All'interno di questo contesto psicologico, la madre risulta, di norma, in grado di condividere la gioia per i successi esistenziali della propria figlia e di sentirsi appagata con lei. Al contrario, ci sono anche casi in cui il successo, la gioia o il piacere di una figlia si rivelano in grado di accendere il senso di competizione e il risentimento della madre, innescando il pensiero: “Perché mia figlia riesce ad essere così felice, mentre io non posso?”, o anche “Perché la mia vita è così deludente mentre la sua vita è di successo?”.


Il sentimento di invidia tende più spesso a manifestarsi all'interno del rapporto tra madri e figlie (dove è più facile il rispecchiamento), piuttosto che nei confronti dei figli maschi.


Una madre che sperimenta sentimenti di rivalità verso la propria figlia è spesso una donna che è stata incapace, per vari motivi, non sempre dipendenti da lei, di realizzare le proprie aspirazioni di vita e le personali ambizioni. Una donna delusa e frustrata, dunque, che può mostrare particolari difficoltà a condividere le gioie della figlia e a godere dei suoi successi.


Di fronte ad una madre così insoddisfatta, la risposta di una figlia può essere quella di raggiungere sempre nuovi traguardi di successo, nel tentativo di compensare la frustrazione materna, il che, al contrario, tende ad alimentarla ulteriormente.


In questi casi, ammettere di provare sentimenti negativi e di competizione nei confronti della figlia può essere tutt'altro che semplice, ma rappresenta il primo passo per riconoscere la presenza di un problema e cercare di affrontarlo adeguatamente, anche attraverso un aiuto psicologico esterno. Così come è importante che i figli, a loro volta, possano giungere a comprendere di non avere dirette responsabilità nei confronti della cronica insoddisfazione materna.



Dott.ssa Laura Tirloni

(Psicologa Clinica)









...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Contatti   |    Archivio   |    Termini e condizioni   |     © Copyright 2024 lasaluteinpillole.it - supplemento alla rivista www.studiocataldi.it
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................