Embolia
Che cosa è?
L'embolia è solitamente la complicanza
di una trombosi e si verifica in seguito al distacco di alcune parti
del trombo (grumo di sangue coagulato, misto a placca aterosclerotica, quindi
lipidi e tessuto connettivo). Quando il trombo si disgrega alcuni pezzi, gli
emboli appunto, possono iniziare a circolare nel sangue, rischiando di
raggiungere qualsiasi organo. Anche quelli molto distanti dall'origine del
trombo. Solitamente i trombi sono provocati da episodi di trombosi venosa
profonda o trombosi arteriosa. Gli emboli però possono avere anche altre
origini, per questo motivo vengono classificati in tre tipi: gassoso, liquido e
solido.
Embolia gassosa
L'embolo è una bolla di gas, solitamente
azoto, o di aria che si forma spontaneamente nel flusso sanguigno. Le
bolle di azoto, ad esempio, si formano per mancanza di decompressione durante le
immersioni subacquee o viaggi aerei mal pressurizzati. Sono eventi comunque
abbastanza rari.</p>Embolia liquida o
lipidica</p>
in questo caso gli emboli sono formati da lipidi,
cioè da ammassi di grasso. Il grasso potrebbe provenire da fratture ossee, più
precisamente dal midollo contenuto dalle ossa.Oppure da liquido amniotico
fuoriuscito dalla sacca amniotica durante la gravidanza.
Embolia solida
Gli emboli possono essere formati da grumi
staccati da trombi (tromboembolo) o da tumori.
Quali sono le cause?
Come già accennato possono essere
molteplici.Inattività e sedentarietà protratta nel tempo, gravidanza, pillola
anticoncezionale, tumori, obesità, fumo, patologie cardiache. Anche l'età è
uno dei fattori di rischio maggiore nella loro formazione, a causa generalmente
di cardiopatie, ma anche per una maggiore disidratazione che provoca
addensamento del sangue.
Quali sono i sintomi?
I sintomi di embolia variano in base a
che sia polmonare, cerebrale o cardiaco.Nel caso di embolia polmonare si avrà
dolore al torace e mancanza di respiro, a causa della mancanza parziale o totale
della circolazione arteriosa polmonare. Spesso anche espettoramento di
sangue.In caso di embolia cerebrale i sintomi sono di vertigini, intorpidimento
e debolezza degli arti, difficoltà nel parlare, balbettio, debolezza dei muscoli
facciali, sino alla perdita di coscienza. L'embolia cerebrale può portare
ad un attacco ischemico transitorio (TIA), che se sottovalutato potrebbe
trasformarsi in ictus. Infine le embolie cardiache, che causano infarti o
angina, hanno come sintomi dolore al torace nella zona dello sterno, irradiato
al braccio sinistro e alle spalle, e talvolta anche alla
mandibola.
Quali sono le conseguenze?
In caso di embolia
cerebrale la mancanza di ossigeno provoca la morte rapida di neuroni, cellule
che non possono rigenerarsi. Maggiore dunque il tempo trascorso senza
ossigenazione, maggiori i danni a livello fisiologico, con frequente
compromissione dell'attività motoria e cerebrale, sino ai casi più gravi di
paresi totale o morte biologica. Anche nei casi di embolie polmonari e cardiache
il rischio, oltre a danni permanenti (come necrosi tessutali miocardiche e
polmonari), è di morte per insufficienza respiratoria o mancanza di attività
cardiaca.
Qual è la prevenzione?
La prevenzione, come nel
caso di trombosi, non è così semplice. Perché non può essere mirata ad evitare
la sua formazione, essendo il più delle volte asintomatica e imprevedibile. E'
necessario prestare molta attenzione allo stile di vita se si è obesi, ipertesi,
diabetici, con livelli di colesterolo cattivo alti. E' molto importante evitare
immobilità protratta che provoca trombosi così come è molto importante bere
molti liquidi, per evitare la disidratazione. Inoltre è possibile prevedere
embolie se si ha già una diagnosi di aterosclerosi. Nel caso di embolie gassose
si dovrà avere cura di seguire tutte le procedure di decompressione, per evitare
che si formi.
Quali sono i mezzi di diagnosi?
Per quanto
riguarda invece la diagnosi medica, questa avviene grazie alla
tomografia computerizzata (che rivela l'embolo grazie ad un
liquido di contrasto); Ecg o elettrocardiogramma, che può dare
informazioni su eventuali scompensi acuti del ventricolo sinistro che sono
generalmente provocati dagli emboli polmonari; Spect polmonare,
che individua le aree ipoperfuse (irrorate da poco sangue) con l'immediato
confronto con altre zone regolarmente perfuse.
Quali sono le
cure?
Generalmente se gli emboli non hanno provocato ancora danni gravi,
si cerca di ridurli (lisarli) con farmaci anticoagulanti e di
evitare che si riformino (trombolisi) con l'assunzione di
farmaci trombolitici. Oppure di asportarli con un intervento
chirurgico specifico, la tromboectomia.In caso di embolie gassose è molto
frequente l'uso della camera iperbarica per ridurre ed
eliminare la bolla gassosa.