La salute in pillole

Le Emorroidi

Le emorroidi fanno parte anatomicamente del canale anale e consistono in morbidi cuscinetti che si possono gonfiare a causa di un aumento della pressione, generando il disturbo, comunemente detto, "Delle emorroidi" o, più correttamente, "malattia emorroidaria" Quando le vene emorroidali si infiammano, le emorroidi, gonfiandosi, scivolano all'esterno della loro sede naturale, provocando dolore, sanguinamento, prolasso e bruciore. Si tratta di una condizione patologica nell'ambito della gastroenterologia molto diffusa, che colpisce una larga fetta della popolazione, sia i più giovani che gli anziani. Le emorroidi sono un problema abbastanza comune anche durante la gravidanza, quando i cambiamenti ormonali, tipici delle donne incinte, contribuiscono alla dilatazione delle emorroidi. Le emorroidi si distinguono in emorroidi interne se si formano sopra la giunzione anorettale, ed emorroidi esterne se si formano al di sotto della giunzione. Di seguito passiamo in rassegna le cause, i sintomi, i trattamenti e anche alcuni consigli sulla prevenzione di questa patologia, sperando di poter fare chiarezza sull'argomento e anche di aiutarvi a prevenire.

Cosa sono e definizione

Cosa sono esattamente le emorroidi? Per una definizione corretta e precisa, bisogna ricorrere all'etimologia stessa della parola, che indica le emorroidi come strutture vascolari del canale del retto inferiore e dell'ano, alludendo alla presenza del sangue. La parola infatti deriva dal greco antico "Haimorrhoís", termine composto da haîma ‘sangue' e dal verbo rhéō ‘scorro'. Quando si gonfiano oppure si infiammano, si assiste alla malattia emorroidaria che comunemente viene indicata con il termine stesso di "Emorroidi". Da qui deriva anche la frase di uso comune "soffro di emorroidi"). Vediamo insieme quali sono le diverse tipologie di questo disturbo, come affrontarlo e cosa comporta.

Le emorroidi esterne

Le "Emorroidi esterne" si formano, non a caso, all'esterno del canale anale e, rispetto a quelle interne, sono maggiormente individuabili a causa della loro protrusione. Generalmente esse formano un nodulo sull'ano e talvolta formano anche un coagulo di sangue. In quest'ultimo caso, ovvero in presenza di nodulo pieno di sangue, si parla di emorroidi trombizzate.

Le emorroidi interne

Le "Emorroidi interne" circondano internamente il canale dell'ano, e sono localizzate tra la mucosa ed il sistema sfinterico. Nel momento in cui queste strutture vascolari si dilatano eccessivamente, allora si inizia a parlare di malattia emorroidaria.

Cause

Le cause sono riconducibili ad un aumento della pressione venosa nel canale rettale inferiore e anale. Questo aumento della pressione può essere dovuto alla stitichezza, per via dello sforzo richiesto nell'evacuazione delle feci, oppure può derivare anche dalla gravidanza o da continui sollevamenti di peso.

Sintomi

Tra i sintomi, quello più comune è sicuramente il sanguinamento durante l'evacuazione: le emorroidi interne, anche se non causano dolore, possono essere sanguinanti e tracce ematiche possono essere riscontrate nelle feci o sulla carta igienica. Il prurito anale è un ulteriore sintomo della malattia, laddove le emorroidi rendono difficoltosa la pulizia dell'ano.

Diagnosi, analisi o esami

Il gastroenterologo sarà in grado di fornire un'attenta diagnosi attraverso specifici esami, come ad esempio la colonscopia oppure la sigmoidoscopia, ma solo se ci sono tracce di sanguinamento del canale rettale. Il medico specialista può ricorrere anche all'esame con anoscopio che tramite un sondino rigido permette di visualizzare il retto.

Prevenzione

La prevenzione delle emorroidi inizia dalla tavola: mangiare tanta frutta e verdura e bere anche tanta acqua limitano l'insorgenza della malattia emorroidale. Anche svolgere una regolare attività fisica può aiutare la motilità intestinale, la cui facilitazione è fondamentale nel prevenire le emorroidi.

Trattamenti e terapie

Tra le terapie o trattamenti più diffusi, ricordiamo l'uso di emollienti per ammorbidire le feci e ridurre il più possibile lo sforzo durante l'evacuazione, in modo da non infiammare le emorroidi. Lo sforzo può essere alleviato, immergendo l'ano in acqua tiepida per circa 15 minuti (la cosiddetta tecnica del "semicupio"). Per le emorroidi trombizzate, invece, può essere necessaria l'asportazione del coagulo del sangue. Un altro tipo di terapia consiste nella scleroterapia iniettiva, ovvero nell'iniettare una sostanza che cicatrizza le emorroidi sanguinanti interne.

Complicanze

Le complicanze portano le emorroidi a infiammarsi o a trombizzarsi, provocando quella che viene definita "trombosi emorroidaria". Questa condizione, capace di generare non poco dolore, si manifesta con la perdita di sangue dall'ano. Si tratta comunque di una condizione curabile per la quale è necessario rivolgersi urgentemente a un medico: sarà lui a stabilire l'approccio terapeutico idoneo alla situazione. In generale, le complicazioni non prevedono ulteriori malattie di natura più seria.



...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Contatti   |    Archivio   |    Termini e condizioni   |     © Copyright 2024 lasaluteinpillole.it - supplemento alla rivista www.studiocataldi.it
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................