La salute in pillole

Mastoplastica Riduttiva

Mastoplastica Riduttiva

di Nicolina Leone - La branca medica riguardante interventi di chirurgia estetica si estende in diversi settori, tra i quali ritroviamo anche la mastoplastica. Sebbene le operazioni d’incremento del seno siano particolarmente popolari sin dal periodo adolescenziale, vi è una sezione a se stante che riguarda anche la necessità di ridurre l’area del seno.

In cosa consiste

La mastoplastica riduttiva riguarda una serie d’interventi particolarmente interessanti dal punto di vista di psicologico oltre che fisico, in quanto per la prima volta si parla di operazioni che non riguardano solo donne ma anche individui maschi: è così che nasce la soluzione a problemi che da sempre interessano una notevole percentuale di popolazione mondiale, tra cui il più conosciuto è sicuramente la ginecomastia.

Se si escludono casi puramente estetici d’interventi eseguiti su uomini, gli interventi di riduzione del seno servono principalmente ad evitare complicazioni che interessano la colonna vertebrale.

Pazienti con un seno particolarmente voluminoso tendono, infatti, a sviluppare una postura non corretta che si ripercuote negli anni sulla struttura ossea, danneggiando il precario equilibrio corporeo e conducendo progressivamente alla cosiddetta schiena curva. Vi è ovviamente anche chi si rivolge al medico per motivi puramente estetici, sebbene sia consigliato avere una ragione valida per sottoporsi a questo genere d’intervento, che presenta, seppure in quantità nettamente inferiore rispetto a operazioni come la liposuzione, una serie di rischi e inconvenienti di cui essere a conoscenza.

Post-operazione

Dopo il processo di aspirazione del materiale organico in eccesso vi è solitamente un periodo di convalescenza che è possibile trascorrere nella propria abitazione, perché gli interventi di mastoplastica riduttiva seguono i criteri di day hospital.

Il paziente noterà quasi subito la presenza del punto d’infiltrazione usato dal medico, che andrà in seguito a rimarginarsi lasciandosi dietro la classica cicatrice da post-intervento. A causa della natura stessa di queste operazioni non vi sono gli stessi rischi che sono possibili contrarre nelle fasi d’incremento del seno, e il periodo di stop dalle attività quotidiane è solitamente più breve rispetto a quanto visto per la mastoplastica additiva.

Proprio per l'assenza di protesi che richiedono un periodo di stabilizzazione e relativa fasciatura. L'entità di cicatrici e affini è collegata alla quantità di materiale asportato, presentando un segno d’invasione esterno più accentuato nel caso d’intervento di netta e visibile riduzione del seno. Per individui che fanno dell'attività sportiva un must nel proprio stile di vita, è sconsigliato riprendere i normali ritmi di allenamento per almeno 4 settimane.



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