La salute in pillole

Vene varicose

Le Vene Varicose

di Nicolina Leone - Le vene varicose si presentano nel momento in cui c’è un cattivo funzionamento delle valvole (solo nelle vene degli arti inferiori) che controllano il ritorno del sangue verso il cuore.

Quando dette valvole, collocate all’interno delle vene, non compiono più il loro lavoro in modo efficace c’è un tracollo delle pareti venose.

Come e perché si formano

Nella maggior parte dei casi le vene varicose possono essere ricondotte al fattore ereditario e da entrambi i genitori.

Pertanto se in famiglia uno dei due genitori soffre della patologia, è molto probabile che i figli la sviluppino sin da adolescenti.

Altri fattori sono:

  • Trauma
  • Incidente in cui la vena ha subito danni irreversibili
  • Obesità
  • Passare molte ore in piedi tutti i giorni
  • Tacchi alti
  • Bagni ripetuti troppo caldi
  • Pantaloni o altri capi d’abbigliamento costrittivi

Per capire meglio come avviene il fenomeno bisogna sapere come funziona il sistema di circolazione venoso:

Il sangue segue un percorso a circolo chiuso, passa dal cuore e poi attraverso le vene arriva in tutti gli organi, cellule ecc.

Poi effettua il percorso inverso, quando, però deve risalire dalle gambe entra in gioco la forza di gravità, che come sappiamo tende a spingere verso il basso.

In questo caso il sangue deve compire con l’aiuto dei muscoli uno sforzo per tornare al cuore, durante questo sforzo le vene subiscono una forte pressione, avvenuto il passaggio le valvole si chiudono per impedire un eventuale reflusso verso il basso.

Se col procedere le valvole non riescono più ad aprirsi e chiudersi nei tempi stabiliti si crea un problema, in altre parole un fermo o ristagno del sangue in loco, ciò finisce con il provocare il collasso delle pareti delle vene, esse s’indeboliscono progressivamente fino a procurare emorragie.

I sintomi iniziali

  • Dolore
  • Pesantezza
  • Formicolio
  • Crampi
  • Eczema
  • Indurimento del tessuto
  • Flebite

Per proseguire con sintomi gravi quali

  • Trombosi ed embolia polmonare

Terapie e interventi

Ai primi sintomi, soprattutto se c’è già una storia familiare bisogna consultare subito il Cardiologo che valuterà lo stato di salute del sistema circolatorio in funzione di alcuni test:

  • Eco doppler
  • Eco color doppler

In funzione dello stato delle vene si deciderà se è possibile evitare l’intervento, supportando le gambe con bendaggi e calze a compressione graduata, tale terapia consiste in:

  • Drenaggio linfatico da eseguire manualmente.
  • Pressoterapia, che si fa con dei gambali particolari collegati a un apparecchio che producono pressione alternate per correggere il movimento venoso.

 

Oppure con terapia sclerosante, un processo definitivo che prevede 2 modalità:

  • Il primo tipo di terapia consiste nell’iniettare, nella vena colpita, un farmaco liquido che in pratica atrofizza la vena facendola “morire”, essa lentamente scompare e il sangue affluisce verso le vene sane aumentando sensibilmente la funzione venosa generale.
  • Il secondo metodo, utilizza un sistema rivoluzionario, invece di iniettare un liquido in questo caso si adopera una schiuma sclerosante, la peculiarità della schiuma è che essa può essere utilizzata anche sulle varici safeniche*, e ciò evita l’intervento chirurgico.

Se nessuna di queste possibilità fosse attuabile per motivi di origine varia, allora sarà necessario intervenire chirurgicamente.

Così come per la terapia sclerosante anche per l’intervento chirurgico sono previste 2 modalità:

  • L’intervento classico, con le tecniche avanzate moderne si esegue in anestesia, locale direttamente sulla gamba da trattare. Dopo avere praticato 2 piccole incisioni con il bisturi, si allargano formando dei buchi dai quali si estraggono le vene malate, alla fine si chiudono le ferite con cerotti speciali e il paziente può tranquillamente alzarsi.
  • L’intervento con laser prevede una piccola incisione seguita dall’inserimento in vena di una sonda termica la quale riscaldando molto riesce a chiudere la vena, contemporaneamente si esegue la flebectomia, ovvero lo strippaggio delle vene contigue.
  • L’intervento in questione richiede l’anestesia totale e un periodo di convalescenza che dura mediamente due settimane.

* Vena Safena è la vena che dall’alluce arriva al femore senza interruzioni.



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