La salute in pillole

Lupus Erimatoso Sistemico

di Nicolina Leone - Tra le malattie poco note dagli effetti variabili ne troviamo una dal nome particolarmente curioso, il Lupus.

Nome ridotto della patologia riconosciuta in ambito medico col termine Lupus Erimatoso sistemico, si tratta di una di quelle malattie i cui sintomi sono particolarmente diversi a secondo del caso preso in esame e può provocare sia danni di lieve entità che un periodo di sofferenza atroce, grazie a dei presupposti per nulla confortanti.

Come mai si presenta in veste così generalizzata? Semplice, ed è possibile riassumerlo così: lupus è il termine con cui è descritto il processo degenerativo che contraddistingue tale patologia, ma essa non possiede un punto di riferimento al quale attenersi, e colpisce di solito una parte dell'organismo totalmente variabile in base ai metodi di sviluppo, modo in cui essa è stata contratta e altri svariati fattori. Ecco come potersi documentare.

Diagnosi e sintomi

Secondo il metodo di contagio, il lupus è considerabile come malattia diretta oppure indiretta.

Da cosa deriva il fenomeno di contagio? La causa è da ricondurre a un’errata gestione da parte del proprio sistema immunitario verso le cellule che compongono l'organismo. Tali cellule sono identificate come elementi estranei al sistema, e di conseguenza è attuata una serie di azioni a carattere demolitivo che hanno come fine ultimo la più completa distruzione di ciò che in teoria andrebbe difeso. Le patologie che nascono con queste premesse sono definite autoimmuni: esse non si limitano a colpire una singola parte del corpo ma possono estendersi a:

  • Articolazioni
  • Reni
  • Vasi sanguigni
  • Polmoni
  • Causare complicazioni neurologiche che interessano direttamente il cervello e le sinapsi.

Il lupus non è da considerare una malattia contagiosa, nel senso che è impossibile trasmetterlo ad altri malati.

Da qui in poi le categorie introdotte hanno un elemento in comune: si tratta della medesima patologia, ma causata da elementi diversi:

  • Lupus farmaco indotto, ad esempio, è una forma di lupus contratta in seguito all'assunzione di alcuni farmaci e i cui sintomi solitamente tendono ad affievolirsi fino a loro annullamento interrompendo tale cura.
  • Lupus neonatale, è invece una forma che colpisce prevalentemente gli infanti, seppure estremamente rara.

I sintomi più comuni riguardano la parziale perdita di capelli unita a un forte aumento della fotosensibilità, cioè il grado di sopportazione dell'individuo esposto alla luce solare. Mal di testa, vertigini e cali di pressione sono altri sintomi piuttosto comuni e accompagnati nei casi più gravi da lancinanti dolori a petto e articolazioni.

Cura per il lupus

L'età in cui si è maggiormente soggetti a contrarre una forma di lupus è compresa tra i 15 e i 40 anni.

Diagnosticare la malattia è un processo davvero lungo, che potrebbe portare via addirittura mesi anche usufruendo di esami clinici adeguati. La cura sarà in seguito prescritta in base ai fattori personali del paziente, quali età e sesso. Gli antinfiammatori sono usati di frequente nella lotta alla maggior parte delle forme di lupus note, ma non è da escludere l'intervento tramite farmaci più potenti e specializzati come gli antimalarici. In ogni caso, la forma più comune di terapia è costituita dai medicinali a base di cortisone somministrati per via orale o con crema.

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