Stenosi uretrale
di Nicolina Leone - L’uretra maschile come abbiamo già detto in precedenza è il canale che nasce dalla parte inferiore - anteriore della vescica, percorre il suolo pelvico e il perineo per finire il suo cammino all’estremità del pene e per la precisione all’apice del glande.
La sua funzione è doppia, convoglia all’esterno l’urina nell’atto della minzione ed espelle il liquido seminale durante l’atto sessuale.
Anatomicamente, e a livello puramente accademico precisiamo che, l’uretra si divide in:
Uretra posteriore ed anteriore
Uretra prostatica
Uretra membranosa
Uretra bulbare
Uretra peniena
Uretra navicolare
La stenosi uretrale è il restringimento di uno o più segmenti dell’uretra causata da diversi fattori:
Prostatite
Infezioni urinarie
Traumi uretrali
Manovre strumentali nell'uretra
Malattia dermatologica ( Lichen Sclerosus)
Precedenti interventi di riparazione di ipospadia
Tumore uretrale
I sintomi frequentemente riscontrati inizialmente sono simili a quelli della prostatite, diminuzione del getto e della quantità di urina, incapacità di svuotare completamente la vescica e stimolo frequente alla minzione.
A questi disturbi che possono far pensare, da soli, alla prostatite, si aggiungono:
Presenza di sangue nell’urina
Forte bruciore quando si urina
Presenza di piccole quantità di sangue, anche se non si va in bagno
dolore diffuso nella zona pelvica
Se non si interviene con rapidità le conseguenze possono essere piuttosto gravi e comprendono la formazione di calcoli nella vescica e nell’uretra, ritorno dell’urina ai reni e naturalmente insufficienza renale.
Già dalle prime avvisaglie di fastidi è necessario consultare l’urologo che dalla descrizione della sintomatologia indicherà le indagini strumentali da eseguire.
In primo luogo:
Uroflussometria
Uretrografia
Uretroscopia
Ecografia dell’uretra
Urinocoltura
Diversamente da altre patologie legate agli organi genitali maschili, in questo caso, l’unica soluzione possibile è quella chirurgica che dispone di due valide alternative che, però, non possono essere applicate a tutti i tipi di paziente, infatti, la scelta sarà valutate in base a precisi parametri, anamnesi ed età del paziente, posizione fisica della stenosi.
Il paziente anziano, con problemi cardiovascolari, e altre patologie legate all’età difficilmente può sopportare un intervento a “cielo aperto”, pertanto si esegue un’Uretrotomia Endoscopica.
L’intervento pur essendo invasivo, dura poco più di 10 minuti, al vertice dell’endoscopio viene posta una piccola lama che penetrando dal meato uretrale allarga la stenosi permettendo all’urina di fluire liberamente.
L’inconveniente sta nel fatto che tale procedimento non garantisce un risultato definitivo, la stenosi può ricrearsi a distanza di mesi e durante l’intervento ci potrebbero essere danni collaterali all’uretra.
L’altra alternativa è l’Uretroplastica, intervento a “cielo aperto” eseguito in microchirurgia che alla fine richiede una riparazione di chirurgia plastica, per questo motivo spesso viene fatto in due tempi diversi.
Durante il primo intervento si procede all’incisione sotto lo scroto e alla rimozione della stenosi, se la ferita non guarisce spontaneamente nell’arco di 6 mesi circa, bisognerà riparare i tessuti con un intervento di chirurgia plastica.
L’intervento ha altissime percentuali di riuscita e poche probabilità di complicazioni, se non quelle comuni a qualsiasi intervento, febbre, dolore circoscritto è infezione della ferita.
Informazioni utili
Lichen Sclerosus: infiammazione di origine immunologica, pre-cancerosa che colpisce principalmente gli organi sessuali ma si può estendere a qualsiasi parte del corpo, va curata con la massima attenzione e precisione, impiegando immunomodulatori, immunosoppressori e antiossidanti, qualora questo tipo di terapia non desse risultati soddisfacenti si ricorre all’intervento chirurgico per la rimozione della parte colpita.