La salute in pillole

I sintomi dell'occlusione intestinale neonatale

PRINCIPALI SINTOMI DELL’OCCLUSIONE INTESTINALE NEONATALE

Ciò su cui ci soffermeremo maggiormente è il quadro sintomatologico, non solo perché apporta preziosi elementi ai fini diagnostici, ma anche perché è assai più agevolmente osservabile e, quindi, particolarmente di ausilio per i genitori e per il personale che assiste un parto che avviene in casa (ipotesi alquanto rara nel nostro Paese ma non in altri, come l’Olanda, ad esempio).

I sintomi principali che caratterizzano l’occlusione intestinale sono vomito, distensione addominale e mancata emissione di meconio. Il primo dei sintomi descritti è quello più indicativo, dato che il vomito, quasi sempre di natura biliare, è assolutamente anomalo nei primissimi giorni di vita. La quantità di vomito prodotta da un neonato, tenuto conto delle sue minori dimensioni corporee e limitate riserve (vuoi di liquidi, vuoi di sangue, vuoi di ossigeno), in breve tempo comprometterà l’equilibrio elettrolitico e cagionerà un’intensa disidratazione.

Per quanto riguarda la distensione addominale, oltre a poter essere accertata meno facilmente, bisogna tenere presente che, qualora l’ostruzione si sia verificata all’altezza del duodeno, ossia piuttosto in alto, la distensione addominale è poco evidente e, in certi casi, quasi impercettibile. A causa dello scarso tono muscolare del neonato, tuttavia, la distensione dell’intestino raggiunge spesso livelli pericolosi. E il pericolo è dato anche dalle maggiori difficoltà respiratorie che, nell’arco di poco tempo, manifesterà il piccolo. Nelle prime settimane di vita, infatti, la respirazione è prevalentemente di tipo diaframmatico: la riduzione delle escursioni del diaframma, causata proprio dalla distensione addominale, ostacola l’ossigenazione. Il bambino reagirà, istintivamente, incrementando la già elevata frequenza respiratoria e, ciò, potrà fare insorgere fenomeni collaterali come l’atelettasia e l’ipossia.

Un dato che, invece, può essere verificato con semplicità è la mancata espulsione del meconio nell’arco delle prime ventiquattro ore dal parto. Rimandando, per una definizione e descrizione del meconio, alla trattazione specifica in tema di funzione intestinale del neonato, in questa sede è bene chiarire che esso, se viene regolarmente espulso, è del tutto innocuo, ma può creare problematiche assai serie in diversi apparati dell’organismo qualora tale processo fisiologico di eliminazione non segua il suo naturale corso. In particolare, se il meconio non viene espulso entro le prime ventiquattro ore, può capitare che diventi sempre più denso, fino a formare un tappo nell'intestino, che, se associato a vomito e a distensione addominale, appunto, crea un tipo di occlusione intestinale detta "ileo da meconio". La mancata emissione del meconio, tuttavia, non è sempre indicativa di occlusione intestinale: in altri casi, infatti, essa può essere un sintomo precoce di fibrosi cistica o di una malformazione congenita. Qualora, poi, si verifichi aspirazione di tale sostanza vischiosa prima della nascita, ci potrebbe essere una parziale ostruzione delle vie respiratorie ed un conseguente distress respiratorio.

Le affezioni cutanee neonatali

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L'apparato gastrointestinale del neonato

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Funzione urinaria e infezioni delle vie urinarie nell'età infantile

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