La salute in pillole

Otosclerosi


Prevenire l'otosclerosi e capire come combatterla per avere un udito sano



Che cos'è otosclerosi?



L'otosclerosi è una malattia che colpisce la staffa, un ossicino che si trova fra l'incudine e il martello, ossa che compongono l'orecchio medio. Ed è proprio in quest'ultima zona che si sviluppa questa patologia, è molto pericolosa perché provoca la perdita parziale dell'udito e se non curata può provocare la sordità completa. La perdita progressiva dell'udito avviene perché la staffa non trasmette più i segnali sonori in maniera corretta alla coclea, in quanto si verifica un'irrigidimento della massa ossea che blocca e irrigidisce i movimenti della staffa.

È anche possibile che la formazione del tessuto osseo aggredisca il punto di unione fra la coclea e la staffa. Questa patologia colpisce entrambe le orecchie nella maggior parte dei casi, in questo caso viene chiamata otosclerosi bilaterale.

Quali sono le cause otosclerosi?



La causa precisa dell'otosclerosi non è chiara e ben definita, pertanto l'ipotesi più fondata mette in risalto due fattori concatenati che interagiscono fra di loro. Le cause principali della patologia vanno identificate nei fattori ambientali e genetici. Nella maggior parte dei casi, chi è predisposto geneticamente è più a rischio di contrarre questa patologia, anche se mai nulla è dato per scontato. Pertanto, gli studi dei ricercatori hanno messo in evidenza queste due tipologie di fattori determinati che possono causare questa malattia.

I fattori ambientali che causano la otosclerosi



Esiste il forte sospetto che questi fattori ambientali favoriscano la comparsa della patologia, ecco quali sono:
  • morbillo;
  • il fluoro contenuto nell'acqua che si beve;
  • il livello di estrogeni;

Fattori genetici che causano l'otosclerosi



Questa patologia ha un altissimo tasso ereditario, pare che siano coinvolti diversi geni che possono causarla. Nonostante questa teoria abbia bisogno di approfondimenti, è sicuramente una delle più fondate. In quanto:
  • i ricercatori hanno osservato che 2 pazienti su 3 hanno un familiare che già soffre di questa patologia;
  • la componente ereditaria è influente anche se non sempre necessaria.

Otosclerosi: quali sono i sintomi?



Il segnale più inequivocabile che determina il sorgere dell'otosclerosi è sicuramente l'ipoacusia, ossia la perdita parziale o graduale dell'udito, che può evolvere in forme gravi fino ad arrivare alla perdita totale e quindi alla sordità completa. Ecco gli altri sintomi che costituiscono segnali di allerta e definiscono il sorgere dell'otosclerosi.
  • Acufeni: ossia la comparsa di rumori, fischi o ronzii. Questo sintomo si verifica di solito in 4 pazienti su 5, ed è uno dei più evidenti. Con l'avanzare dell'eta, peggiora anche il livello degli acufeni.
  • Paracusia: ossia una percezione migliore e più scandita dei suoni, in ambienti particolarmente rumorosi.
  • Problemi di equilibrio e vertigini. Questi segnali si verificano quando la patologia coinvolge anche la coclea. In questi casi i sintomi interessano uno stadio avanzato della malattia. Possono presentarsi questi sintomi anche quando l'otosclerosi interessa il punto di unione fra la staffa e la coclea, in questo caso il paziente avverte le vertigini.
  • Nistagmo: ossia il movimento rotatorio involontario dei bulbi oculari. Questo sintomo si verifica sporadicamente e solo nei casi in cui la malattia interessa anche la coclea in modo notevole.
  • Altri segnali che costituiscono i sintomi di questa malattia sono rappresentati dalla tendenza a parlare a volume basso del paziente e il segno di Schwartze. Quest'ultimo presenta una macchia fra il rosso e il blu che si manifesta nel punto di unione fra la coclea e la staffa.

Otosclerosi: quali sono le cure e i rimedi?



La terapia curativa dell'otosclerosi dipende dalla gravità della patologia. Esistono due approcci, il primo cerca di attenuare i principali sintomi e di non lasciar degenerare la patologia nella perdita totale dell'udito. Il secondo metodo curativo consiste nell'intervento chirurgico e può essere di due tipi: stapedotomia e stapedectomia.

Il primo metodo curativo, ossia la terapia non chirurgica, si avvale dell'utilizzo di una protesi acustica retroauricolare in grado di recuperare l'udito. I farmaci che vengono abbinati sono il fuoro di sodio e i bistosfonati.

Le tecniche di intervento chirurgico riguardano queste due tipologie.
  • Stapedectomia: ossia la sostituzione della staffa sclerotica con una protesi, attraverso la rimozione totale della parte malata. Questo metodo ristabilisce il normale segnale sonoro.
  • Stapedotomia. Questa nuova tecnica chirurgica consente la rimozione di una parte della staffa, viene conservata, invece, la parte collegata alla coclea. La parte rimossa viene sostituita con una protesi di teflon, simile a un piccolo pistone. Che trasmette il segnale acustico in maniera corretta.

Come prevenire l'otosclerosi



Non esistono veri e propri metodi per prevenire questa patologia. L'otosclerosi si verifica per causa di fattori ambientali o ereditari, pertanto è fondamentale tenere sotto controllo lo stato di salute delle orecchie e il livello di ricezione dei segnali sonori. Se ci sono persone che nella tua famiglia hanno contratto questa patologia, è opportuno controllare la salute dei tuoi canali uditivi e prestare molta attenzione nel caso tu contragga il morbillo.


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