La salute in pillole

CINQUANTENNI CHE NON VOGLIONO CRESCERE - LA SINDROME DELLA GIOVINEZZA INFINITA

   
diventa fan
18 feb. (Laura Tirloni)









Di Laura Tirloni



Assistiamo, nella società d'oggi, a un costume sempre più diffuso: l'aspirazione a restare giovani per sempre e l’incapacità a 'diventare adulti', nel senso più pieno del termine. Adulti, badate bene, non vecchi!



In una società edonistica in cui le aspettative di successo e affermazione personale risultano strettamente legate ad un'immagine di sé basata sull'efficienza e sulla bellezza esteriore, qualsiasi segno che testimonia il trascorrere del tempo, tende ad essere interpretato come una perdita anziché come un arricchimento.



Se ci pensiamo bene, il tempo porta con sé una maggior saggezza, consapevolezza, chiarezza interiore legate all'esperienza, mentre ci toglie in termini estetici e di salute fisica (compaiono le prime rughe e i vari acciacchi).



C’è chi fatica ad accettare tali cambiamenti dovuti all'età ed investe molte energie nel cercare di contrastare o invertire il naturale corso degli eventi quando, forse, ne guadagnerebbe in qualità di vita, se fosse in grado di valorizzare le proprie risorse in modo coerente con l'età.



Grazie allo sviluppo della medicina, rispetto a qualche decennio fa, l'aspettativa di vita si è enormemente allungata e a 50 anni, sono ancora molte le esperienze che ci attendono, verosimilmente in buono stato di salute, ancora per una trentina di anni. Ma sarebbe sicuramente più costruttivo viverle senza l'affanno del tempo che passa.



L'inizio del rifiuto dell'età che avanza può essere collocato, a grandi linee, attorno agli anni '80, momento in cui prende vita l'applicazione della scienza e della tecnologia al servizio della vita dell'uomo.



Branche di ricerca della biologia, medicina, genetica e chirurgia plastica si dedicano sempre più a migliorare la vita dell'uomo e a contrastarne l'invecchiamento.



È abbastanza comprensibile che tutto questo abbia sempre più portato all’idea di una giovinezza 'ad aeternum', fenomeno che tende a riguardare soprattutto gli ex ventenni, ora cinquantenni, dei famigerati anni '80.



In realtà, ogni fase di vita ci riserva esperienze diverse: ci fa perdere qualcosa per acquisire in altro. Al di fuori di eccessivi schematismi legati alla propria età anagrafica e valorizzando sempre la propria soggettività, sarebbe comunque positivo poter assaporare ciò che la vita ci offre liberi da eccessivi condizionamenti esterni.



Essere quindi in grado di vivere il presente senza guardarci troppo indietro e allo stesso tempo, senza proiettarci troppo in avanti, con aspirazioni irrealistiche.



Facendo finalmente pace con l'età che l'anagrafe ci riporta nei documenti.




Dott.ssa Laura Tirloni
Psicologa - Psicoterapeuta
[email protected]






...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Contatti   |    Archivio   |    Termini e condizioni   |     © Copyright 2024 lasaluteinpillole.it - supplemento alla rivista www.studiocataldi.it
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................