La salute in pillole

COSA DICONO I CAPELLI DI NOI?

   
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29 apr. (Laura Tirloni)



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Di Laura Tirloni

Lo sapevate che per gli Indiani Navajo i capelli sono la parte del corpo più prossima ai pensieri? E quindi, se vicino all’attaccatura ci sono quelli più recenti, le punte trattengono quelli più lontani nel tempo. E' proprio per questo motivo che per il popolo degli indiani d'America è così importante mantenere i capelli lunghi, perché ciò significa avere memoria.

In generale, i capelli dicono molto della persona a cui appartengono e rappresentano un aspetto importante della cosiddetta “comunicazione non-verbale” che passa anche attraverso i messaggi del corpo e del suo aspetto esteriore.

Potremmo addirittura dire che ognuno dei nostri capelli ha una storia da raccontare su di noi e che questi sono in relazione stretta, anche per prossimità, con i nostri stati d'animo più profondi. Non è raro, ad esempio, che all'interno di un percorso psicoterapico, in corrispondenza di una svolta psichica, il paziente si presenti con un taglio di capelli altrettanto “rivoluzionario”.

I capelli seguono l'identità della persona, hanno un legame con l'eros, con la parte più istintuale, quella del desiderio, non a caso spesso si dice che “vanno domati”.


Sappiamo, anche, che esiste la possibilità di una repentina caduta dei capelli (alopecia psicogena) - un disturbo psicosomatico causato dallo stress psichico - che agisce in modo simile a quanto accade in alcuni casi di psoriasi, orticaria o dermatite atopica. In questi casi, i fattori di stress innescano una reazione psicofisica (mediata dall'ipotalamo e dall'ipofisi) che utilizza il canale somatico (caduta dei capelli) come via privilegiata di espressione.

Esistono poi differenze nel modo di sperimentare i propri capelli tra uomini e donne. Nei capelli, la donna vede per lo più riflessa la propria femminilità e seduttività, l'uomo, la propria forza e virilità. Ecco perché perderli è un'esperienza traumatica per entrambi i sessi.

Le donne, inoltre, sono in costante mutamento, spesso desiderano essere qualcun altro e tendono a trasferire questa indole anche ai capelli, con nuove lunghezze, nuovi tagli e nuovo colore, mentre l'uomo tende ad avere una mente più strutturata sulla sosta e ciò si traduce in un aspetto esteriore più statico.


Ci sono fasi della vita, come l'adolescenza ad esempio, in cui i capelli si fanno portatori del bisogno interiore di emancipazione e trasgressione e allora si assiste a tagli e colori stravaganti e fuori, appunto, dalla “norma”. Crescendo, si può avvertire maggiormente l'esigenza di un taglio più “ordinato” e regolare.

Vale dunque la pena di prestare maggiore attenzione a ciò che succede sulle nostre teste e su quelle degli altri. Quante cose possiamo scoprire!



Dott.ssa Laura Tirloni

(Psicologa Clinica)







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