La salute in pillole

ESISTE UNA CORRELAZIONE TRA PERSONALITÀ DISTURBATA E FANATISMO?

   
diventa fan
04 ott. (Laura Tirloni)









Di Laura Tirloni

Il fanatismo, nelle sue varie declinazioni, è un fenomeno caratterizzato dalla totale adesione ai principi e alle regole di un determinato pensiero di riferimento. Può riguardare diverse sfere del vivere (calcio, politica, professione) ma è proprio quando riguarda la religione che si fa più radicale, dandosi delle motivazioni ancora più profonde, di sacralità.

Nelle sue espressioni più conclamate, tale adesione è, per forza di cose, irrazionale. Il che porta i suoi fedeli a giustificare anche i comportamenti più estremi, derivanti dalla deformazione dell'ideologia religiosa di riferimento. Il fanatico, in altre parole, è una persona che aderisce incondizionatamente ad una realtà per lo più ideale, che pertanto difende con cieca passione e che, in quanto tale, non può essere messa in discussione da nessuno.



Dalle ricerche psicologiche nell'ambito del fanatismo religioso emergerebbe un legame tra quest'ultimo e l'ambiente sociale di appartenenza, nonché l'educazione ricevuta. Gli studi psicologici in questo ambito evidenziano anche un legame tra disturbi della personalità e fanatismo religioso.

I meccanismi psicologici sottostanti a tali comportamenti implicano l'identificazione degli individui fanatici con il loro credo religioso a tal punto che qualsiasi critica alle dottrine religiose a cui fanno riferimento viene sperimentata come un attacco alla propria identità personale, che va quindi vendicata con atti altrettanto violenti. Difendere la propria ideologia coincide quindi col difendere se stessi dalla minaccia di annichilimento, attraverso la distruzione dell'altro.



Il soggetto fanatico, mostra, inoltre, la tendenza a mantenere inalterati elementi anche minimi della propria vita quotidiana, esprimendo un marcato bisogno di esercitare un controllo attivo sulla propria esistenza. Anche sul piano emotivo, mostra una sostanziale rigidità dei sentimenti e una mancanza di empatia, che gli impedisce di considerare adeguatamente il punto di vista e l'emotività dell'altro.



Alla base di tutto ciò vi è, da parte del fanatico religioso, un disprezzo generalizzato nei confronti del proprio sé e di quello degli altri, derivante dalla convinzione che nessuno sia all’altezza del suo Dio, unico detentore di verità assoluta e quindi, vero modello da seguire da parte di tutti. Da qui deriva anche l'idea, del tutto irrazionale, che sia il proprio Dio ad imporre comportamenti di intolleranza, odio ed imposizione nei confronti di chi la pensa in modo differente.



L’apporto della psicoanalisi, inoltre, permette di individuare i meccanismi psichici caratteristici (scissione, proiezione, diniego, razionalizzazione, identificazione proiettiva, formazione reattiva ecc.), che sono alla base dell’atteggiamento fanatico, soprattutto di quello religioso.



Dott.ssa Laura Tirloni

Psicologa Clinica

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