La salute in pillole

INSONNIA E ABBUFFATE: IL DISTURBO DA ALIMENTAZIONE NOTTURNA

   
diventa fan
22 mag. (Laura Tirloni)


Di Laura Tirloni 
La Sindrome dell'Alimentazione Notturna (NES) è in generale considerata come una combinazione di tre diversi disturbi psicologici: un disturbo alimentare, un disturbo del sonno e un disturbo dell'umore. La sindrome ha più spesso un esordio intorno ai 30 e 40 anni e quando si protrae può influire sullo sviluppo dell'obesità.

I soggetti affetti da questo disturbo tendono ad assumere normali quantità di cibo durante i tre pasti giornalieri, ma poi sentono un irrefrenabile bisogno di assumere cibo in abbondanza durante le ore serali e nel corso della notte.

Questo ovviamente si ripercuote sulla quantità e qualità del sonno, che presenta una lunga fase di addormentamento, possibile solo dopo ripetute abbuffate, e risvegli multipli, durante i quali viene nuovamente assunto del cibo.

I sintomi caratteristici del disturbo comprendono: inappetenza mattutina, eccessiva e compulsiva assunzione di cibo nelle ore serali e notturne, difficoltà di addormentamento che viene reso possibile solo attraverso assunzione di cibo, sonno frammentato e assunzioni di cibo notturne, presenza di depressione e stress. Dalle varie ricerche e dai dati clinici si evidenzia come la sindrome abbia a che fare con il tentativo di ristabilire il sonno disturbato attraverso l'assunzione di cibo, con il successivo instaurarsi di un circolo vizioso legato all'umore: depressione – insonnia- abbuffate notturne. Nel tentativo di favorire il sonno attraverso meccanismi di auto-cura del tutto inadeguati, alcuni soggetti associano all'assunzione di cibo anche quella di alcolici (NEDS).

A differenza dei disturbi alimentari veri e propri come l'anoressia o la bulimia, nella sindrome da alimentazione notturna non sembra essere presente una marcata preoccupazione per il peso corporeo, nonostante che l'inevitabile aumento ponderale legato alle abbuffate notturne vada comunque ad incidere negativamente sulle sottostanti componenti depressive. Il soggetto con NES tende inoltre a sperimentare vissuti di colpa per le abbuffate, oltre a sentimenti di vergogna, rabbia e ansia riferite alla propria incapacità di auto-controllo.

 

L'approccio terapeutico comprende un intervento psicoterapico che prenda in considerazione le componenti depressive che possono determinare insonnia e il conseguente disturbo alimentare, nel tentativo di interrompere il ciclo vizioso alla base della sindrome. Sul piano farmacologico è possibile intervenire mediante l'assunzione di antidepressivi in grado di attenuare i sintomi depressivi e ansiosi, l'insonnia e i sintomi compulsivi legati all'assunzione irrefrenabile di cibo.

 

 

foto: www.estetisti.info






...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
Contatti   |    Archivio   |    Termini e condizioni   |     © Copyright 2024 lasaluteinpillole.it - supplemento alla rivista www.studiocataldi.it
...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................