LE TANTE FACCE DELL'ANSIA
17 nov. (Laura Tirloni)
Di Laura Tirloni - L'ansia
è un disturbo contraddistinto da diverse
emozioni negative
che condizionano il modo in cui
noi ci sentiamo e ci comportiamo.
Può scaturire da minacce immaginarie, ma anche dal senso di
impotenza rispetto ad
un problema reale che si pensa di non essere in grado di gestire. Vi
è quindi un'ansia “normale” derivante da situazioni contingenti
di “pericolo”, che tende ad abbandonare il soggetto una volta che
la minaccia si estingue, ma vi è anche un'ansia persistente che
incide in modo significativo sulla qualità di vita di chi ne soffre.
Nella maggior parte dei casi, la componente psichica dell'ansia si accompagna a sintomi fisici tipici quali difficoltà respiratorie, senso di costrizione, palpitazioni, aumento della sudorazione e tremori. Tra i sintomi fisici più frequentemente riferiti dalle persone che soffrono di ansia si riscontrano condizioni a carico dell'apparato digerente – nausea, bruciore di stomaco, diarrea, costipazione - oltre a cefalea, mal di schiena, tensione muscolare, minzione frequente, irrequietezza, eccessiva stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, difficoltà ad addormentarsi o risvegli ripetuti durante la notte. Nei casi più gravi si possono anche sperimentare dolori al petto, senso di soffocamento e vertigini. In linea generale, l'approccio più indicato è quello che indaga e interviene sulle cause psicologiche dell'ansia, coadiuvando l'intervento psicoterapico, dove necessario, con una terapia farmacologica, che tuttavia dovrebbe essere assunta per brevi periodi di tempo, per evitare fenomeni di assuefazione e di dipendenza, che potrebbero causare un problema nel problema.
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