La salute in pillole

PRIMA GRAVIDANZA: QUALI SONO GLI ESAMI DA SVOLGERE?

   
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13 mag. (Ufficio Stampa Sorgenia)

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

La prima gravidanza è spesso fonte di ansia e preoccupazioni nella donna. Per salvaguardare la salute di mamma e bimbo è bene seguire uno stile di vita sano e sottoporsi a esami di screening. Esistono infatti esami di screening prenatale non invasivi e esami diagnostici come ad esempio l’amniocentesi.

Nutrirsi in modo corretto è molto importante: in questo modo si assimilano le giuste sostanze nutritive necessarie sia allo sviluppo del feto, sia al fisico della mamma bisognoso di energie in vista dei cambiamenti cui andrà in corso durante i nove mesi. Non è necessario abbondare nel cibo, poiché un aumento di peso esagerato potrebbe agevolare il diabete, pericoloso per il benessere di mamma e figlio.

In gravidanza sono da bandire completamente il fumo e l’alcol. Il bimbo riceve tutto ciò che viene assorbito dall’organismo della madre, e per tale ragione gli specialisti consigliano di non fumare e di non consumare alcolici, onde evitare gravi conseguenze quali malformazioni o problemi respiratori nel bimbo. Assumere alcol in eccesso può portare all’insorgere della sindrome fetale alcolica, che può provocare gravi disturbi fisici e mentali. Il fumo è responsabile della riduzione della circolazione sanguigna verso il feto e può agevolare una nascita prematura.

Una volta scoperta la gravidanza, è bene sottoporsi ad analisi ematiche per controllare eventuali infezioni, malattie virali, immunità alla rosolia e alla toxoplasmosi. Queste patologie sviluppate in gravidanza possono danneggiare il feto. Lo screening prenatale prevede questi esami.

Assumere medicinali è concesso, senza ricorrere al fai da te. Occorre consultare lo specialista per evitare effetti collaterali sul feto. Se la futura mamma deve assumere medicine quotidianamente, lo specialista può adeguare la terapia per salvaguardare il benessere di mamma e bimbo.

La salute del bimbo è influenzata anche dall’età della gestante e dalla familiarità con alcune malattie. Se la gestante è over 351 o ha familiarità con alterazioni cromosomiche, il bimbo ha un rischio maggiore di sviluppare anomalie cromosomiche.

Esami di diagnosi e di screening prenatali sono doverosi in gravidanza. I test diagnostici invasivi (amniocentesi, villocentesi) sono affidabili al 100% nel riscontro di anomalie fetali, ma il rischio aborto è dell’1%1.

Il test del DNA fetale è un esame di screening senza rischio aborto. Analizza i frammenti di DNA fetali in circolo nel sangue materno e rileva le anomalie cromosomiche più diffuse (Trisomia 21, Sindrome di Edwards). La sua affidabilità è del 99,9%2.

Per maggiori informazioni: www.testprenataleaurora.it



Fonti:

  1. Medicina dell'età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche – DiAntonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut
  2. Poster Illumina ISPD_2014 Rev A





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