La salute in pillole

SINGLE E FELICE

   
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02 dic. (Laura Tirloni)



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Di Laura Tirloni -

Se per molti il ritrovarsi “single” può rappresentare una sorta di condanna, tanto da spingerli ad impegnarsi attivamente nella ricerca di un compagno di vita, per altri, la stessa condizione può rappresentare una scelta – magari influenzata da esperienze passate non sempre positive – e una posizione dai risvolti positivi.

Ciascuno col proprio carattere, con la propria storia e le proprie esperienze, non siamo tutti allo stesso modo portati ad intraprendere e a mantenere relazioni sentimentali durature. Talvolta spiccatamente individualisti, altre volte poco propensi a scendere a compromessi o a condividere il nostro mondo e la nostra intimità con un'altra persona, possiamo ritrovarci “soli” e scoprire di non starci poi così male.

In alcuni casi lo stato di single può trasformarsi in una condizione duratura o anche permanente, nella quale l'individuo può oscillare tra vissuti di solitudine e di libertà, e valorizzare comunque quest'ultima dimensione.


Essere un cosiddetto “single a vita”, sia esso uomo o donna che sia, può risparmiare all'individuo lo stress derivante dai possibili contrasti col partner, dal dover scendere a compromessi per andare incontro alle esigenze dell'altro e trovare un equilibrio di coppia. Talvolta, la mediazione e la negoziazione possono apparirci come maggiormente dettati da una sorta di “codice comportamentale di coppia”, più che da un autentico sentire personale, da cui il senso di costrizione del vincolo.

Un single consapevole degli aspetti positivi e negativi della propria condizione, può scegliere di evitare un impegno sentimentale duraturo, privilegiando relazioni affettive più fugaci, che gli consentano quello spazio di movimento necessario per dedicarsi liberamente alle proprie passioni, attività, aspirazioni e ai propri interessi o per coltivare rapporti non meno importanti, come quelli di amicizia.


In generale, può capitare a tutti di ritrovarsi single per brevi, medi o lunghi periodi, talvolta, per varie ragioni, anche tutta una vita. L'importante è sempre riuscire a valorizzare altri aspetti del vivere (oltre a quelli strettamente legati alla sfera sentimentale), che possano comunque regalare quell'appagamento indispensabile, mantenendosi allo stesso tempo aperti all'incontro affettivo – nel senso più lato del termine - con l'altro.


Dott.ssa Laura Tirloni

(Psicologa Clinica)








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