SONO UNA DONNA SENZA FIGLI E SONO FELICE
15 ago. (Laura Tirloni)
![]() Di Laura Tirloni Ormai è chiaro, il mondo si divide in due parti: in una ci sono le donne prolifiche, le 'vere donne', nell'altra quelle senza figli, di sicuro problematiche, incompiute e forse un po' da compatire.
Quante volte, le donne senza figli, si sentono giudicate così? Con un tono tra il diffidente e il compassionevole, quasi fossero femmine a metà, private dell'immensa fortuna procreativa. Come se dovessero sempre giustificarsi per il peccato della mancata maternità. Donne che invece hanno vissuto la loro vita, lavorativa e sentimentale, e che magari prima non era il momento e poi quando finalmente lo sarebbe stato, non avevano accanto il compagno giusto con cui costruire una famiglia o magari il loro corpo non ha più risposto. Oppure donne che non avvertono quella spinta interiore a garantirsi una discendenza e quindi decidono consapevolmente di non avere figli, investendo piuttosto sulla sfera lavorativa, sentimentale o su quella delle amicizie. Ma anche donne che in fondo hanno sempre desiderato diventare madri, ma che hanno anche scelto di non accanirsi per avere figli, laddove le condizioni non erano favorevoli.
La maternità che da desiderio diventa un percorso obbligato, può infatti trasformarsi da sogno, in un vero incubo, e soprattutto, un figlio non salva la vita a nessuno. Un bambino da crescere è un'esperienza appagante, non c'è dubbio, ma non può trasformarsi in un trofeo narcisistico, diventare la sola cosa che dà un senso alla vita o costituire una sfida con la natura o con il destino. I figli sono sicuramente un elemento importante ma non fondamentale per definirsi una buona famiglia o delle persone complete e di valore. Bisogna anche dire che, spesso, l’idea di famiglia è veicolata dall’immagine idealizzata di genitori che hanno due figli, un maschio e una femmina, ma questi sono slogan per vendere macchine utilitarie.
Anche perché diventare genitori non è la fine di un percorso ma solo l’inizio, ed è un percorso impegnativo e faticoso che dura tutta la vita e che può dare molto, ma comporta parecchie rinunce. Come sempre, la vita dà e allo stesso tempo toglie. E un'assenza, vista da un'altra prospettiva, può diventare una vera risorsa.
Psicologa Clinica
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