La salute in pillole

Dieta ipocalorica







Dieta ipocalorica


Cosè la “dieta ipocalorica” - Una dieta ipocalorica è quella in cui si introducono nell’organismo, tramite l’alimentazione, quantità di cibo limitate rispetto al fabbisogno energetico giornaliero, prediligendo, in special modo, alimenti che, a loro volta, contengono elementi nutritivi in grado di apportare un numero di calorie minore rispetto ad altri. Oltre a mangiare di meno, dunque, è bene scegliere i cibi che, pur essendo ricchi di preziose sostanze nutritive, come vitamine e minerali, hanno un limitato apporto energetico. Sotto tale profilo, è indispensabile consumare le giuste quantità di frutta e verdura, variando spesso anche nella scelta dei vegetali, per non far mancare nessun tipo di oligoelemento o di vitamina al nostro corpo. L’introduzione di cibi a base di cellulosa e di fibre, come cereali e crusca, inoltre, aiutano anche a recuperare o a mantenere la regolarità nelle quotidiane defecazioni e orinazioni, basilare per una equilibrata perdita di peso. Anche la frutta, comunque, contiene sostanze zuccherine, in special modo il fruttosio: mentre possiamo “spezzare la fame” con una carota o un finocchio sconditi, anche se non compresi nei cibi consentiti nella “dieta del giorno”, è bene non lasciarsi tentare da dosi di frutta “in più”, soprattutto se si tratta di uva o, peggio ancora, di castagne o frutta secca, come si approfondirà a breve. Gli elementi nutritivi da consumare con parsimonia, comunque, sono i carboidrati (spesso chiamati “zuccheri”) e i lipidi (comunemente detti “grassi”). Richiamando quanto dettagliatamente illustrato nelle trattazioni dedicate ai singoli nutrienti, i lipidi si contraddistinguono per il loro spiccato potere energetico: un solo grammo degli stessi è in grado di sviluppare ben nove chilocalorie, garantendo, così, un apporto calorico superiore al doppio di quello fornito da proteine o carboidrati. I grassi, poi, essendo prevalentemente destinati a un utilizzo non immediato (in ciò a differenza dei carboidrati: in particolare i glucidi non idrolizzabili, caratterizzati da una composizione chimica assai semplice, infatti, rappresentano un’iniezione di energia nell’arco di pochi minuti), tendono ad accumularsi, in massima parte, proprio nel tessuto adiposo, al di sotto dell’epidermide: è così che si formano e si accrescono i ben noti “cuscinetti adiposi”, che rovinano inevitabilmente la “linea”.
Dieta dimagrante -  Sport e perdita di peso -  Chi deve mettersi a dieta -  Dieta: niente fretta -  Dieta ipocalorica -  Quanto dimagrire -  Dosi minime -  Dimagrire mangiando
























































Contatti | Comunicati stampa salute | Termini e condizioni | ©2012 La salute in pillole - supplemento alla rivista www.studiocataldi.it