La salute in pillole

Le fitosferine anche come integratori alimentari







Le fitosferine anche come integratori alimentari


Da quanto detto finora, emerge chiaramente che i primi accorgimenti da rispettare per evitare che il colesterolo crei problemi di tipo cardiocircolatorio sono di tipo alimentare e legati allo stile di vita (svolgere attività fisica aerobica di media intensità, smettere di fumare, seguire una dieta equilibrata e adeguata etc….). Qualora il paziente continui ad avere un preoccupante “indice di rischio”, inteso come rapporto fra il colesterolo totale e quello HDL, molti medici tentano di risolvere la problematica prescrivendo delle sostanze naturali dette “fitosterine” (sitosterolo e fitosteroli). Si tratta di sostanze lipidiche vegetali, dalla struttura simile al colesterolo animale, che abbondano, ad esempio, nella soia e nelle altre leguminacee, nel grano, in molti tipi di frutta secca, come le noci, e in certi olii, come quello di soia. Le fitosterine, tuttavia, dovrebbero essere assunte, tramite l’alimentazione e/o mediante degli specifici integratori, in dosi medie giornaliere pari a circa due grammi, dato che, almeno secondo certi studi, anche un uso spropositato di fitosterine potrebbe avere effetti collaterali non trascurabili. Si ribadisce, infine, il consiglio di evitare il consumo di margarine, nonostante esse siano lodate da alcuni (specie dalle case produttrici) per il loro apporto di fitosteroli.
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